Oggi, accessibilità e inclusione sono due concetti cardine per garantire una vita dignitosa e piena di opportunità a tutte e tutti, indipendentemente dalle capacità o condizioni fisiche. Tuttavia, per comprendere appieno l’importanza di questi principi crediamo sia essenziale avere un’idea di quante persone siano coinvolte direttamente da queste tematiche.

Una persona su cinque nel mondo vive con una forma di disabilità. Questo significa che il 20% della popolazione può trovarsi in situazioni di difficoltà e rischia di essere escluso da una parte di luoghi e attività. Pertanto, fatta questa premessa, creare una società accessibile e inclusiva è ancora più urgente. E definire questi due concetti è il primo passo da compiere.

Cosa significa accessibilità e inclusione

L’accessibilità si riferisce alla possibilità di accedere agli spazi, ai servizi e alle risorse in modo equo e senza ostacoli, mentre l’inclusione riguarda la creazione di ambienti in cui ogni individuo si sente apprezzato, rispettato e quindi integrato.

A questo proposito, è importante notare che esiste una differenza sostanziale tra integrazione e inclusione. Mentre l’integrazione tende a inserire un individuo in un contesto sociale, l’inclusione mira a mantenere e valorizzare le differenze e le peculiarità di ogni persona. Il valore di questa sfumatura è fondamentale perché ciascuno conservi la propria identità e dignità all’interno della società.

Come possiamo essere inclusivi

Il quadro normativo rappresenta un fondamentale punto di partenza per promuovere gli obiettivi di accessibilità e inclusione. La Legge 18/09, in aderenza alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, sottolinea l’importanza di rendere accessibili tutti i luoghi, compresi quelli di svago, ricreativi, sportivi e culturali. Questo implica un impegno a favore della progettazione universale, che comprende l’adattamento degli spazi come degli altri aspetti della vita di ogni giorno.

Essere inclusivi significa infatti considerare l’accessibilità come una questione che riguarda tutti, non solo le persone con disabilità — basti pensare che una mamma con una carrozzina o un giovane con una gamba rotta richiedono temporaneamente soluzioni specifiche per accedere ai diversi spazi. La progettazione dei luoghi dovrebbe quindi mirare a favorire l’incontro e lo scambio tra le persone, eliminando barriere fisiche e sociali.

Per essere inclusivi, è fondamentale adottare un approccio flessibile e basato sull’individuo. Ciò significa:

  • Comprendere le esigenze specifiche di ciascuno;
  • Adottare le misure necessarie per rimuovere gli ostacoli che possono impedire una vita piena e soddisfacente;
  • Favorire un’apertura al dibattito e al confronto.

La relazione fra inclusione e accessibilità

L’accessibilità e l’inclusione non sono concetti separati, ma sono piuttosto interconnessi e complementari. Riassumendo quanto detto sin qui, l’accessibilità si concentra sul facilitare l’accesso a luoghi e servizi per tutti. L’inclusione va oltre, assicurando che ogni individuo si senta parte integrante della comunità in cui vive.

Per contribuire a questi obiettivi, realizziamo soluzioni montascale e piattaforme elevatrici che garantiscono la fruizione degli edifici secondo i criteri di accessibilità, visitabilità e adattabilità. Ma promuoviamo anche una cultura dell’inclusione, per esempio attraverso questo nostro blog, affinché ogni individuo sia valorizzato e rispettato.